Il 25 marzo è diventato una data fondamentale per gli amanti della letteratura italiana. In questo giorno si celebra il Dantedì, la giornata ufficiale dedicata a Dante Alighieri e alla sua opera immortale, istituita dal governo italiano come simbolo di unità culturale e pilastro dell’identità nazionale. Il 25 marzo non rappresenta né la data di nascita né quella di morte del Sommo Poeta, ma è stata scelta per un motivo ben più significativo: secondo gli studiosi, proprio il 25 marzo del 1300 avrebbe inizio il viaggio ultraterreno narrato nella Divina Commedia. In questa data Dante si sarebbe “ritrovato per una selva oscura”, come recitano i celebri versi d’apertura dell’opera. La scelta di questa data non è casuale: nella terzina iniziale del primo canto dell’Inferno, Dante stesso fornisce indizi astronomici, descrivendo il sole che sorge nella costellazione dell’Ariete, elemento che colloca l’inizio del viaggio durante l’equinozio di primavera. Sebbene alcuni studiosi propongano l’8 aprile come data alternativa, il 25 marzo ha prevalso per la sua forte valenza simbolica, coincidendo anche con il periodo in cui, secondo le credenze medievali, sarebbero culminati i sei giorni della creazione del mondo.
Dante Alighieri e l’importanza della sua opera
Dante Alighieri (1265-1321) non è solo un poeta, ma è considerato universalmente il padre della lingua italiana. Nato a Firenze e morto in esilio a Ravenna, la sua influenza sulla cultura italiana è incommensurabile. La Divina Commedia, completata poco prima della sua morte, è riconosciuta come la più grande opera scritta in italiano e uno dei massimi capolavori della letteratura mondiale. Il poema ha plasmato non solo la lingua italiana, ma anche la visione dell’aldilà nella cultura occidentale, ispirando innumerevoli artisti, scrittori e pensatori nei sette secoli successivi. Le celebrazioni del Dantedì si sono intensificate nel 2021, in occasione dei 700 anni dalla morte del poeta, segnando un momento di riflessione collettiva sull’eredità culturale dantesca.
La struttura e il viaggio nella Divina Commedia che inizia il 25 marzo
La Divina Commedia è un poema strutturato in tre cantiche – Inferno, Purgatorio e Paradiso – che raccontano il viaggio allegorico di Dante attraverso i regni dell’aldilà3. Questo viaggio inizia con la discesa nell’Inferno, immaginato come un abisso che si estende fino al centro della Terra, dove risiede Lucifero. Dopo aver attraversato l’Inferno, Dante risale sulla montagna del Purgatorio, che si erge agli antipodi di Gerusalemme, e infine ascende attraverso i nove cieli del Paradiso fino all’Empireo, dimora di Dio. Questa elaborata costruzione cosmica non è solo un’invenzione poetica, ma un complesso sistema teologico, filosofico e morale che riflette la visione medievale del mondo. Il poema è composto da 100 canti in totale, scritti in terzine incatenate, una forma metrica che Dante stesso ha perfezionato.
Curiosità e celebrazioni contemporanee per il Dantedì
Il Dantedì, benché di recente istituzione, è diventato rapidamente un appuntamento culturale di rilievo in Italia. Durante questa giornata, scuole, università, istituzioni culturali e appassionati organizzano letture, conferenze e eventi dedicati all’opera dantesca. Una curiosità interessante riguarda l’aspetto fisico di Dante: contrariamente all’immagine austera tramandataci, il poeta era noto per il suo caratteristico naso aquilino, un dettaglio che ricorre nei ritratti storici. La Commedia, originariamente chiamata semplicemente “Commedia”, ricevette l’attributo “Divina” solo nel XVI secolo, in riconoscimento della sua straordinaria bellezza e profondità. L’amore per Beatrice, figura centrale dell’opera e musa ispiratrice di Dante, rappresenta non solo una passione terrena ma si trasforma in simbolo dell’amore che eleva l’anima verso Dio, dimostrando come la poesia dantesca trascenda il personale per aspirare all’universale. Il Dantedì celebra dunque non solo un’opera letteraria, ma un patrimonio culturale vivo e presente che continua a parlare all’umanità attraverso i secoli.
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