La Cappella Sistina è uno dei più straordinari capolavori dell’arte e dell’architettura rinascimentale, nonché un luogo di fondamentale importanza per la Chiesa Cattolica. Situata all’interno dei Palazzi Vaticani, questa cappella è conosciuta in tutto il mondo per i suoi magnifici affreschi e per essere il luogo dove si svolgono i conclavi per l’elezione del nuovo Papa. Ogni giorno circa 20.000 persone visitano questo spazio sacro, ammirando la bellezza delle sue decorazioni mentre calpestano il suo antico pavimento cosmatesco.
Origini e Costruzione
La Cappella Sistina fu voluta da Papa Sisto IV della Rovere, che salì al soglio pontificio nel 1471. Il pontefice, ambizioso e desideroso di dare a Roma un nuovo volto che esprimesse la supremazia della Chiesa, commissionò numerosi progetti architettonici, tra cui questa cappella. Invece di edificare una struttura completamente nuova, scelse di modificare la preesistente Cappella Palatina, situata nel cuore dei Palazzi Vaticani. Il progetto fu affidato all’architetto Baccio Pontelli, mentre Giovannino de’ Dolci supervisionò i lavori che si svolsero tra il 1477 e il 1481. La nuova struttura incorporò circa un terzo della precedente Cappella Magna Vaticana e fu progettata seguendo le proporzioni del Tempio di Gerusalemme. La Cappella venne ufficialmente consacrata all’Assunzione della Vergine il 15 agosto 1483.
Gli Affreschi Originali
Prima dell’intervento di Michelangelo, la Cappella Sistina presentava già una ricca decorazione pittorica. La volta fu inizialmente affrescata con un cielo stellato realizzato da Pier Matteo d’Amelia. Per decorare il secondo registro delle pareti, Papa Sisto IV chiamò i più celebri pittori della seconda metà del Quattrocento: Botticelli, Perugino, Pintoricchio, Signorelli, Bartolomeo della Gatta, Cosimo Rosselli e Domenico Ghirlandaio. A questi artisti furono commissionate scene raffiguranti le Storie di Cristo e le Storie di Mosè, disposte sui lati opposti della cappella in un dialogo simbolico tra Antico e Nuovo Testamento. La parete dell’altare ospitava originariamente l’Assunzione della Madonna, capolavoro realizzato dal Perugino. Il registro inferiore era decorato con tendaggi dipinti, che in seguito sarebbero stati coperti dagli splendidi arazzi disegnati da Raffaello.
Il Giudizio Universale di Michelangelo

Tra il 1536 e il 1541, per volere di Papa Paolo III, Michelangelo realizzò il Giudizio Universale sulla parete dell’altare, sostituendo il precedente affresco del Perugino. Quest’opera monumentale rappresenta il momento del Giudizio finale descritto nell’Apocalisse di San Giovanni. Al centro della composizione domina la figura di Cristo, rappresentato come giudice implacabile nell’atto di separare i beati dai dannati. Intorno a lui si dispongono la Vergine, gli apostoli, i santi, gli angeli con gli strumenti della Passione e le anime dei defunti. Nella parte inferiore, Caronte trasporta i dannati verso l’Inferno, mentre i beati ascendono verso il cielo. L’opera suscitò scandalo per i numerosi nudi, tanto che dopo la morte dell’artista furono aggiunti dei panneggi per coprire le nudità. Il Giudizio Universale rappresenta il culmine drammatico della carriera di Michelangelo, dove il suo virtuosismo tecnico si fonde con una profonda spiritualità e una visione apocalittica del destino umano.
La Cappella Sistina e il Conclave
Fin dalla sua costruzione, la Cappella Sistina fu destinata non solo alle funzioni liturgiche della corte papale ma anche all’elezione del nuovo pontefice in caso di sede vacante. Il primo conclave celebrato in questo spazio risale al 1492, quando fu eletto papa Alessandro VI. Dal 1878, la Sistina è diventata la sede fissa di ogni conclave. Durante questi eventi cruciali per la Chiesa, il Sacro Collegio dei Cardinali si riunisce per votare a più riprese finché un candidato non ottiene la maggioranza qualificata dei due terzi. In passato, i cardinali erano letteralmente rinchiusi all’interno della cappella fino all’elezione avvenuta, una pratica che poteva protrarsi per lungo tempo: nel XIII secolo ci vollero quasi tre anni per eleggere il successore di Papa Clemente IV.
Il Funzionamento dei Conclavi Contemporanei
Negli attuali conclavi, le procedure si sono evolute: i cardinali elettori, tutti quelli sotto gli 80 anni, votano nella Cappella Sistina ma alloggiano nella vicina Casa di Santa Marta. Durante lo scrutinio, ciascun cardinale si reca, uno alla volta, all’altare tenendo in mano la scheda piegata in due. Davanti al Giudizio Universale di Michelangelo, pronuncia il giuramento: “Testor Christum Dominum, qui me iudicaturus est, me eum eligere, quem secundum Deum iudico eligi debere” (“Chiamo a testimone Cristo Signore, il quale mi giudicherà, che il mio voto è dato a colui che, secondo Dio, ritengo debba essere eletto”). L’esito di ogni votazione viene comunicato attraverso il colore della fumata visibile dalla Piazza San Pietro: nera se non c’è stata elezione, bianca se si è raggiunto il “Habemus Papam”. I conclavi moderni tendono ad essere relativamente brevi: nel 2013 l’elezione di Papa Francesco si concluse dopo cinque votazioni, con un conclave durato poco meno di 27 ore.
Dimensioni e Capienza
La Cappella Sistina, con le sue dimensioni ispirate al Tempio di Salomone, è in grado di accogliere contemporaneamente fino a 200 persone durante le normali funzioni. Per quanto riguarda i conclavi, lo spazio si è dimostrato adeguato per ospitare tutti i cardinali elettori, che nel conclave del 2013 erano 115, mentre per quello previsto nel 2025 saranno presenti 133 cardinali provenienti da ogni parte del mondo. La struttura architettonica, severa e imponente come una fortezza, riflette l’originaria funzione difensiva della Cappella Palatina. Il pavimento cosmatesco in marmi policromi e la transenna marmorea realizzata da Mino da Fiesole e Andrea Bregno (successivamente spostata) completano l’arredo di questo straordinario spazio sacro che continua a svolgere la sua duplice funzione di scrigno d’arte e luogo fondamentale per la vita della Chiesa.
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