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22 Giugno 776 a.C.: le prime Olimpiadi della Storia

Il logo delle Olimpiadi
Il logo delle Olimpiadi

Oggi, 22 giugno, ricorre una data che molti storici considerano simbolica per lo sport mondiale: esattamente 2801 anni fa, nel 776 a.C., si tennero le prime Olimpiadi documentate della storia. Sebbene alcune fonti indichino il 22 luglio come data tradizionale, la ricorrenza odierna ci offre l’occasione per ripercorrere le origini di quella che sarebbe diventata la più importante manifestazione sportiva dell’antichità.

Olimpiadi: Le Origini Mitiche e Storiche

Le prime Olimpiadi nacquero nella città sacra di Olimpia, nel Peloponneso occidentale, in Grecia, per rendere omaggio agli dei. Secondo la tradizione, il re Ifito d’Elide indisse una giornata di gare sportive per festeggiare una battaglia vinta contro i Piasti. Tuttavia, le origini mitologiche sono molteplici e affascinanti: secondo una delle leggende più note, l’inventore delle Olimpiadi fu Eracle (Ercole), il semidio che, dopo aver completato la quinta delle sue celebri fatiche, fondò i Giochi in onore di Zeus e delimitò lo stadio con una pista di 192,27 metri. Un’altra tradizione attribuisce la fondazione a Pelope, l’eroe lidio che organizzò i Giochi in onore di Zeus dopo la sua vittoria su Enomao, re di Pisa. Indipendentemente dalla leggenda prescelta, tutte convergono sul carattere sacro e religioso di questi primi giochi, dedicati al padre degli dei Zeus.

Il Significato Religioso e Sociale

Le Olimpiadi antiche avevano un’importanza che andava ben oltre il semplice aspetto sportivo. Si svolgevano in onore di Zeus, del quale una enorme statua si trovava ad Olimpia, e rappresentavano un momento fondamentale d’incontro tra i popoli greci. La religione era il centro della vita privata e sociale di ogni cittadino, e lo sport era considerato un mezzo per onorare gli dei. I Giochi testimoniavano l’unità spirituale e culturale delle città-stato greche, spesso in lotta tra loro, e costituivano l’espressione di due aspetti fondamentali della cultura greca: la religione e lo sport, inteso come “agonismo”, cioè la volontà di gareggiare seguendo regole precise. Potevano partecipare alle celebrazioni solamente gli uomini liberi che parlavano greco, mentre erano esclusi gli schiavi e le donne, le quali non potevano nemmeno essere spettatrici. Questo dipendeva probabilmente dal fatto che gli atleti gareggiavano completamente nudi.

La Tregua Sacra: la Pace Olimpica

Uno degli aspetti più straordinari delle Olimpiadi antiche era l’ekecheirìa, la tregua olimpica, un’istituzione che prevedeva la sospensione delle ostilità per un periodo determinato. Secondo la tradizione, venne sancita per la prima volta nel 776 a.C. con il trattato sacro tra tre re: Ifito di Elide, Licurgo di Sparta e Cleostene di Pisa. Letteralmente ekecheirìa significa “trattenere le mani” e, in effetti, si trattava di una sospensione delle attività belliche introdotta per consentire ad atleti, allenatori e spettatori di raggiungere Olimpia in sicurezza anche attraversando territori ostili. La durata della tregua sacra non è nota con certezza: inizialmente un mese, poi tre mesi, alcuni parlano addirittura di dieci mesi. L’ekecheirìa era un simbolo di rispetto per lo spirito sportivo e per il culto religioso associato ai Giochi, tanto che, secondo Erodoto, i greci avrebbero addirittura interrotto la battaglia delle Termopili per rispettare la tregua olimpica.

Le Discipline Sportive e il Programma delle Gare

Le prime Olimpiadi del 776 a.C. si consumarono in una sola giornata con un’unica gara: lo stadion, una corsa di velocità sulla distanza di 192 metri. Successivamente, altri sport si aggiunsero alla corsa: nel 708 a.C. vennero aggiunte la lotta e il pentathlon, nel 688 a.C. si aggiunse il pugilato e quindi la corsa dei carri con quattro cavalli. Il pentathlon, introdotto a Olimpia nel 708 a.C., comprendeva gare di corsa veloce (stadion), salto in lungo (alma), lancio del disco (diskos) e del giavellotto (akontisis), e lotta (pale). Aristotele lo riteneva la disciplina più completa e ammirava la perfezione fisica dei pentatleti. Oltre alle gare di corsa veloce e resistenza, erano presenti anche il lancio del disco e del giavellotto, mentre la prova di lotta, chiamata pankration, era un misto di lotta e pugilato. Allo stadio si aggiunse successivamente l’ippodromo per le corse dei cavalli e dei carri. Le gare più seguite durante le Olimpiadi erano il pentathlon, il pugilato e la lotta.

La Durata e l’Organizzazione dei Giochi

I Giochi olimpici antichi duravano cinque giorni. Fino al 684 a.C. i giochi si svolgevano in una sola giornata, ma con l’aumentare delle specialità si arrivò a tre giornate; in epoca romana vennero aumentati a sei giorni. Il programma era accuratamente organizzato: il primo giorno era dedicato ai riti religiosi e al culto degli dei, con atleti e giudici che giuravano fedeltà a Zeus. Le competizioni cominciavano il secondo giorno, mentre durante il terzo, al mattino, venivano uccisi un centinaio di buoi, molti dei quali sacrificati in onore agli dei. Nel pomeriggio del terzo giorno si svolgevano le gare dei più giovani (12-17 anni). I Giochi si tennero regolarmente ogni quattro anni per oltre un millennio, resistendo alle guerre e all’invasione romana, fino al 393 d.C., quando l’imperatore Teodosio ne decretò la fine in quanto manifestazione pagana. In tutto si tennero 292 edizioni dei Giochi olimpici antichi.

Le Prossime Olimpiadi dell’Era Moderna

Dopo un’interruzione di oltre 1500 anni, i Giochi olimpici rinacquero nell’era moderna grazie al barone Pierre de Coubertin, con le prime Olimpiadi moderne che si svolsero ad Atene nel 1896. Oggi, il movimento olimpico si prepara a vivere nuove emozioni con le prossime edizioni già programmate. Nel 2026, l’Italia ospiterà i Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina dal 6 al 22 febbraio, seguiti dai Giochi Paralimpici dal 6 al 15 marzo. Los Angeles 2028 si terrà dal 14 al 30 luglio 2028, rendendo la città californiana la terza al mondo a ospitare per tre volte le Olimpiadi estive. Infine, Brisbane 2032 si svolgerà dal 23 luglio all’8 agosto 2032, rendendo l’Australia il terzo paese a ospitare i Giochi per la terza volta. Queste prossime edizioni continueranno a portare avanti lo spirito olimpico che, dalle antiche di Olimpia, ha attraversato i millenni per unire ancora oggi i popoli del mondo attraverso lo sport.

Leggi anche Sofia Goggia: “Le Olimpiadi in Italia saranno una grande opportunità”. La nostra intervista

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