Proprio oggi, 17 giugno, ricorre il 53° anniversario della prima scintilla dello scandalo Watergate. Coloro che sono abituati a leggere più di due righe possono trovare un articolo completo qui.
Vediamo per quale motivo, tra i vari aspetti oscuri del Watergate, prendiamo proprio ad esempio l’attacco di un esponente del potere. Diciamo che nell’ultima settimana va di moda attaccare chi propone le leggi per limitare il consumo degli zuccheri. Come abbiamo già spiegato ai lettori, l’idea – e la gran parte ma non la totalità – del testo di quella legge, fu ideata, in primis dal direttore del Radar. In democrazia il popolo può proporre leggi, può parlare con i propri rappresentanti e, soprattutto, ognuno può esprimere il proprio pensiero e può avere, secondo diversi articoli della Costituzione, la propria libertà religiosa. I cattolici pensano a un tale che circa duemila anni fa disse “Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra”. Quel tale era Gesù Cristo, personaggio storico che prescinde dal credo religioso. Sì, chi è senza peccato, chi non ha mai detto una sciocchezza, potrebbe giudicare gli altri. Ora, ammesso che di sciocchezza si tratti il cercare di garantire la buona salute del sistema linfatico – ma non lo è – il fatto che una donna parli di biancheria intima, seppur per questioni di salute e poi contribuisca a proporre una legge sull’alimentazione, non significa che debba proporre soluzioni sbagliate sull’alimentazione. È comprensibile che possa dare fastidio. Ad esempio al Radar nessuno si è mai posto il problema dell’intimo che incide sulla salute. Sarebbe tuttavia ancora peggio se a dare fastidio non fossero la biancheria intima o la salute del sistema linfatico, ma la proposta basata su dati scientifici circa il consumo di zuccheri, riportati da varie organizzazioni titolate a raccoglierli e studiarli. Dati peraltro citati anche dai detrattori della proposta.
Ma cosa c’entra il Watergate?
Chi ha voglia di leggere più di 2 righe può aprire l’altro articolo e informarsi sulla frase inopportuna – Sorrentino nel Divo direbbe “uscita incongrua” – che John Mitchell ebbe a dire parlando contro Katharine Graham. Con le dovute differenze – per fortuna – tra ieri e oggi, si tratta sempre di riduzioni della dialettica che invece rende più piacevole il confronto. Quest’ultimo peraltro è più efficace quando si giudicano le idee e non chi le esprime.
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