Il Palio di Siena è un evento che affonda le sue radici nel XII secolo e che ancora oggi mantiene intatta la sua forza evocativa. Si corre il 2 luglio e il 16 agosto. Le primissime tracce del Palio nella città di Siena risalgono al XII secolo, quando la competizione prevedeva l’attraversamento delle vie cittadine fino al Duomo Vecchio e si chiamava “Palio alla Lunga”. Dal XIII secolo, la manifestazione venne dedicata a Santa Maria Assunta, regina e patrona della città, diventando parte integrante delle celebrazioni dell’Assunta insieme all’offerta dei ceri e dei censi alla Madonna. Il termine “Palio” deriva dal “pallium”, il drappo di stoffa preziosa decorato che costituiva il premio per il vincitore. Inizialmente erano solo i nobili a partecipare alla corsa, ma con la nascita delle Contrade si cominciò a organizzare un diverso tipo di spettacolo. All’inizio del Seicento la corsa venne trasferita in Piazza del Campo per motivi di sicurezza, poiché il Palio “alla lunga” era molto pericoloso nelle strette vie cittadine e permetteva a pochi di godere della manifestazione. Si passò così dal palio “alla lunga” a quello “alla tonda”. La data del primo Palio di Siena come lo conosciamo oggi è il 2 luglio 1652. Dal Settecento fu introdotto un secondo palio, proposto dalla Contrada dell’Oca dopo aver vinto la competizione del 2 luglio 1701, offrendo una sorta di rivincita agli avversari in occasione della festa dell’Assunta, il 16 agosto. I due palii furono ufficialmente riconosciuti dal 1774 dal Comune di Siena.
Piazza del Campo: Il Teatro della Corsa
Piazza del Campo, cuore della città e Patrimonio dell’Umanità UNESCO, rappresenta l’arena perfetta per questo spettacolo. La piazza ha la forma di una conchiglia divisa in nove sezioni, in ricordo dei Nove Signori che governarono la città alla fine del Duecento. Nelle giornate del 2 luglio e del 16 agosto, la piazza lastricata in pietra serena viene ricoperta da uno strato di terra, composta da una miscela di tufo e sabbia, per permettere ai cavalli di correre più agevolmente.
Le Contrade: L’Anima del Palio
Siena è divisa in 17 Contrade, ciascuna con il proprio stemma, colori e rivalità storiche. I confini delle diciassette contrade senesi furono stabiliti nel 1729. Le contrade sono: Aquila, Bruco, Chiocciola, Civetta, Drago, Giraffa, Istrice, Leocorno, Lupa, Nicchio, Oca, Onda, Pantera, Selva, Tartuca, Torre e Valdimontone. Ogni contrada è come un piccolo stato, retto da un Priore e guidato durante il palio da un Capitano. Inoltre ha una propria chiesa dove è custodito il materiale per il Palio: costumi, stendardi, drappi, bandiere. Le contrade rappresentano vere e proprie comunità allargate, dotate della propria chiesa e della propria Società di Contrada. Esistono anche rivalità storiche tra alcune contrade, che aggiungono intensità emotiva alla competizione. Le rivalità attuali sono: Chiocciola vs Tartuca, Istrice vs Lupa, Aquila vs Pantera, Civetta vs Leocorno. La più accesa è quella tra Oca e Torre, l’unica rivalità fra Contrade non confinanti.
I Fantini e la Corsa
Delle 17 contrade, solo 10 partecipano a ciascun Palio. Un meccanismo di estrazione a sorte e presenza obbligatoria forma la batteria delle contrade partecipanti. I cavalli vengono estratti a sorte e associati alle varie contrade. Ad ogni fantino viene consegnato un nerbo di bue con cui incitare il cavallo in corsa ma che all’occorrenza serve anche per ostacolare gli avversari. La corsa prevede tre giri di pista per un totale di 1000 metri, e può essere vinta anche dal cavallo “scosso”, cioè senza fantino. I fantini che hanno vinto più volte nella storia sono Francesco Santini (Gobbo Saragiolo) e Mattia Mancini (Bastiancino), entrambi con 15 vittorie. Nel 2023, il fantino Giovanni Atzeni (Tittia) ha stabilito un nuovo record diventando il primo fantino a vincere il palio per cinque volte di fila. L’Oca è la contrada più vittoriosa con 63 palii vinti nella storia documentata dal 1600. Seguono Chiocciola (49 vittorie), Tartuca (47 e mezzo), Nicchio (45), Onda (44 e mezzo). Considerando solo i Palii dal 1900, l’Oca mantiene il primato con 23 vittorie.
Le Tradizioni e i Festeggiamenti
Il Corteo Storico precede la corsa come solenne coreografia civica, storica e trionfale. Comprende 14 gruppi per un totale di quasi settecento figuranti che sfilano in costumi medievali. La sfilata rappresenta le istituzioni e la grandezza dell’antica Repubblica Senese. La benedizione del cavallo è un momento particolarmente delicato: in ogni oratorio della contrada, il correttore conclude il rito con l’augurio “Vai e torna vincitore!”. Nelle contrade si tiene anche la Cena della Prova Generale, in cui i contradaioli si riuniscono per la cena propiziatoria. Dopo la vittoria, le contrade organizzano grandi festeggiamenti che culminano con la Cena della Vittoria, una tradizione che può durare giorni e coinvolge l’intera comunità contradaiola.
Incidenti e Controversie
Il Palio non è privo di rischi. Dal 1975 a oggi, almeno 43 cavalli sono morti in conseguenza diretta del Palio. Nel 2023, durante il Palio dell’Assunta, si sono infortunati Abbasantesa e Antine Day, entrambi portati nella clinica veterinaria il Ceppo. Nel 2024, cinque cavalli sono rimasti scossi durante la corsa del 2 luglio. Le associazioni animaliste protestano regolarmente contro il Palio. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) considera la manifestazione “anacronistica” e pericolosa per gli animali. Nel 2023, l’associazione “Rispetto per tutti gli animali” ha lanciato una raccolta firme per un referendum volto all’abrogazione della manifestazione, puntando a 500.000 firme. Le associazioni sostengono che “la pista continua a mettere a rischio l’incolumità degli animali” e criticano la curva di San Martino, considerata particolarmente pericolosa.
I Costi dell’Organizzazione e l’Importanza Mediatica
L’organizzazione del Palio comporta costi significativi per il Comune di Siena. Nel 2013, le spese totali ammontavano a circa 810.000 euro. Nel dettaglio: 71.000 euro per i soprallassi, 18.000 per i buoi, 28.000 per la convenzione con la clinica del Ceppo per la cura dei cavalli infortunati. Per il 2025, il compenso del mossiere è di 4.000 euro, mentre per la presenza del 4° Reggimento Carabinieri a Cavallo sono previsti 15.400 euro complessivi per i due Palii. Il Palio gode di una copertura mediatica internazionale. Dal 1954 la RAI trasmette il Palio in diretta televisiva. Il Palio del 2 luglio 1954 fu trasmesso per la prima volta in Eurovisione con quattro telecamere e 40 km di cavi installati in piazza del Campo. Dal 2022, tuttavia, LA7 ha acquisito i diritti televisivi delle carriere fino al 2025, sottraendoli alla RAI. L’accordo è stato siglato dal Consorzio per la Tutela del Palio nell’ambito di una collaborazione con RCS Media Group. La diretta va in onda anche su Canale 3, Siena TV e in streaming su Gazzetta dello Sport. La copertura mediatica garantisce un’affluenza di quasi 50.000 spettatori tra la piazza, i palchi montati per l’occasione e le terrazze che si affacciano su Piazza del Campo. Il ministro del turismo Daniela Santanchè ha definito il Palio “un evento cruciale per l’economia del territorio e per il turismo”.
Il Palio di Siena Oggi
Oggi il Palio mantiene intatta la sua forza evocativa. Come sottolinea il regolamento moderno, risalente al 1721 e rimasto sostanzialmente invariato nei suoi punti fondamentali1, per i senesi il Palio non si corre solo il 2 luglio e il 16 agosto ma ogni giorno, tutto l’anno. Il Palio è stato sospeso soltanto durante le due guerre mondiali e durante la pandemia di Covid-19 nel 2020 e 2021. Attualmente è in corso l’iter per far diventare il Palio patrimonio culturale dello Stato e successivamente patrimonio culturale immateriale UNESCO. La manifestazione rappresenta così un perfetto equilibrio tra tradizione e modernità, mantenendo vive le sue radici medievali mentre si adatta alle esigenze del mondo contemporaneo, pur non senza polemiche e dibattiti sulla sua natura e sul futuro degli eventi che coinvolgono animali.
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